
La storia di Trissino
Storia
Trìssino (Trìsino in veneto) è un comune italiano di 8 784 abitanti della provincia di Vicenza in Veneto. L’origine del toponimo deriva probabilmente da Dripsinum, ovvero un villaggio appartenente forse alle popolazioni dei Dripsinates, dedite soprattutto alla pastorizia, ed organizzate in varie tribù, che dovevano abitare anticamente la Valle dell’Agno e le colline veronesi e vicentine centro-orientali, oppure da “de Dresseno” riferita al nobile vicentino Uldericus.
Dal 19 giugno 1916 era sede del VII Gruppo (poi 7º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre) che rimane fino al 1º gennaio 1917 e dalla fine del 1916 arriva una Sezione della 46ª Squadriglia che dal 10 maggio 1917 crea la 50ª Squadriglia che resta fino al 31 luglio.
Geografia fisica
Trissino è situato alle pendici della Valle dell’Agno esteso su 21.96 km², l’altitudine minima m s.l.m. è di circa 125 e la massima 805 sul Monte Faldo. Il paese è parte dossale della Lessinia orientale vicentina in cui si divide in due versanti collinari e viene l’attraversato del torrente Agno con affluente l’Arpega (formando la Valle dell’Arpega), verso est il Poscola, verso ovest Restena frazione di Arzignano e Nogarole Vicentino
Sul piano urbanistico la parte vecchia delle abitazioni è situata sulla parte collinari, oltre al colle San Nicolò (dove è presente la chiesa di Sant’ Andrea Apostolo e le ville) con le frazioni di Lovara, San Benedetto, Selva e altre località limitrofe; la parte urbanistica pianeggiante si sviluppò successivamente.
Le origini della frazione di Selva risalgono al 1288, quando i conti Trissino divisero la loro proprietà in 36 mansi da ripartire tra le famiglie di lavoratori di origine germanica (cimbri) per la bonifica. Una parte venne donata al Clero; la chiesa fu edificata agli inizi del Trecento e dedicata a S. Maria Maddalena. Nel 1380, per sentenza del vescovo di Vicenza Giovanni De Surdis, si staccò dalla matrice di Sant’Andrea di Trissino e fu eretta a parrocchia.
L’evoluzione demografica di Selva registra numeri mediamente costanti, con un solo picco agli inizi del Novecento: in particolare, gli abitanti nel 1557 erano 288, saliti poi a 575, che diventarono poi 800 nel 1935 mentre attualmente sono 369. La popolazione è sempre stata fortemente religiosa: nel 1946 è stata inaugurata la Chiesetta dei Pellizzari e nel 1948 la Chiesetta del Faldo, posta nel punto più alto per facilitare l’intercessione della benevolenza della Madonna. La frazione di Selva, situata a circa 550 m s.l.m., si distingue per un forte attaccamento al territorio, una grande fede e per un particolare attaccamento ai prodotti che la terra coltivata con grande impegno e passione offre.
Economia
L’economia trissinese vede iniziare il suo sviluppo negli anni sessanta, con l’espansione della locale industria tessile Marzotto (originaria di Valdagno) che ha spinto la nascita di attività private ricche di potenzialità e, poco più tardi, anche di piccole industrie (laboratori di confezioni, carpenteria meccanica, idraulica, costruzioni edili).
Per quanto riguarda l’attività orafa, invece, la fioritura comincia all’inizio del secolo scorso; già nel 1919, infatti, è operante la ditta Gaetano Girardello, in Contrà Nobile, (ora Via IV novembre), la quale subisce un progresso veloce e costante che la porta a dare lavoro a quasi cinquanta dipendenti. Dopo la guerra, tra la povertà, 3 artigiani orafi ex-dipendenti della Girardello, intraprendono l’iniziativa imprenditoriale del capostipite. In pochi anni l’attaccamento al tipo di lavoro progredisce fino a far contare 104 aziende orafe nel paese con circa 1000 addetti.
Ora, Trissino è uno dei più importanti poli orafi italiani per avanguardia tecnologica, valore estetico e design. Anche il settore del ferro battuto è importante: esso ha fatto tesoro degli insegnamenti del maestro Antonio Lora, artista di fama mondiale che aveva il suo studio all’ombra della Chiesetta del Motto.
È anche abbastanza sviluppata l’agricoltura ed è presente qualche allevamento di bestiame.
Infrastrutture e trasporti
Il trasporto pubblico a Trissino è garantito da autocorse svolte dalla società Ferrovie e Tramvie Vicentine (FTV).
Il comune è attraversato dalla Strada provinciale 246 per Recoaro.
Fra il 1880 e il 1980 la città venne servita da una stazione posta sulla tranvia Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme/Chiampo, gestita anch’essa dalle FTV.
Il paese è attraversato da una lunga pista ciclabile posta su un argine del suo torrente, l’Agno. Essa è collegata ad altre strutture simili dei comuni limitrofi.
Gemellaggi
Nuova Ulma dal 1990. Da pochi anni è attivo un progetto comunale che prevede l’alloggiamento in estate dei giovani cittadini di Trissino a Neu-Ulm e viceversa.
Da qualche tempo sono partite le procedure per il gemellaggio con la città di Bois-Colombes (Francia).